L’arte di Kusama
La più instagrammabile al mondo
Quando mi sentivo triste, salivo sull’Empire State Building. In cima al più alto grattacielo esistente sentivo che ogni cosa era possibile. Un giorno, lì a New York, avrei stretto tutto ciò che volevo in quelle mie mani vuote.
Yayoi Kusama, artista giapponese di fama internazionale, inizia a dipingere all’età di 7 anni, quando comincia a sviluppare disturbi mentali ed emotivi; con l’arrivo delle allucinazioni, tre anni dopo, la pittura diventa il solo mezzo che le permette di esternare tutto il suo complesso mondo interiore. Alla fine degli anni Cinquanta decide di trasferirsi a New York, al tempo considerata la terra promessa dagli artisti in cerca di riconoscimento, dove trionfano correnti come l’Espressionismo Astratto, l’Action Painting e la Pop Art: i primi anni nella Grande Mela sono molto duri, poiché il mondo dell’arte è in mano agli uomini ed è molto difficile per una donna accedervi. In seguito a una fase depressiva molto grave, nella quale Kusama arriva addirittura a pensare al suicidio, tuttavia, importanti gallerie iniziano ad accorgersi di lei, di quella donna con i capelli a caschetto e con lo sguardo che sembra proiettato altrove, su un altro pianeta.
In pochi anni viene riconosciuta come una delle figure più importanti e controverse dell’arte americana, fino a quando, nel 1975, non decide di ritornare in Giappone e di farsi ricoverare in un ospedale psichiatrico a causa del male di vivere che non l’ha mai abbandonata. Nonostante ciò, non si allontana dall’arte: grazie all’apprezzamento nei confronti delle sue opere e all’avanzamento della sua carriera, le vengono intitolate importanti mostre in alcuni tra i musei più famosi del mondo, come il Museum of Modern Art di New York, il Walker Art Center di Minneapolis, la Tate Modern di Londra, il Centre Pompidou di Parigi e il National Museum of Modern Art di Tokyo.
L’arte di Yayoi Kusama è oggi uno dei trend più spettacolari di Instagram. Le sue installazioni, tra cui spiccano le Infinity Mirrored Rooms – stanze ricoperte di specchi con luci a LED di diverse forme e colori, nelle quali va molto di moda farsi selfie – ma anche sculture a forma di zucca caratterizzate dai celebri puntini – cifra stilistica dell’artista – e ogni sorta di figura surreale e bizzarra, sono sempre contraddistinte da colori vivaci e accesi e richiami alla natura e a riferimenti sessuali. Le sue mostre sono davvero popolari: basti pensare che nel 2018, durante il suo tour itinerante a New York, bisognava attendere ben quattro ore prima di poter accedere alle stanze.
Ecco una piccola guida per non lasciarsi cogliere impreparati e per scoprire dove è possibile ammirare le opere e le installazioni di Kusama nel 2020. Prenota il biglietto per non farti scappare l’occasione di scattare foto e sefie super instagrammabili, da fare invidia a tutti i tuoi follower.
New York
La città che ha dato il via al successo dell’artista ospita nel Bronx una nuova mostra dal titolo Kusama: Cosmic Nature, nella quale saranno presentate nuove opere unite a pezzi storici, tutti focalizzati sulla sua relazione con la natura. Si potrà visitare una sezione esterna, allestita con sculture floreali a pois, disegni e bozzetti a tema botanica e una Obliteration Room – un ambiente di grandi dimensioni totalmente bianco, che l’artista utilizza come tela su cui dar sfogo al suo estro – dove anche i visitatori potranno dare il loro contributo artistico incollando sticker floreali. I biglietti sono stati resi disponibili il 29 gennaio, ma la mostra si terrà dal 9 maggio al 1 novembre.
Berlino
In Europa è possibile ammirare le opere di Kusama a Berlino, al Gropius Bau Museum, non lontano dall’esteso Zoo. I più di 30.000 mq dell’edificio ospiteranno una retrospettiva itinerante senza titolo sull’artista, che farà tappa nella capitale tedesca da settembre 2020 alla primavera del 2021, prima di partire per Colonia, al Museo Ludwig, e per Basilea, alla Fondazione Beyeler. Saranno esposti dipinti, sculture, collage e capi d’abbigliamento realizzati dall’artista, oltre a nuove opere commissionate appositamente per ciascuna tappa del tour.
Boston
Fino al 7 febbraio 2021 è possibile tuffarsi nell’universo di Kusama e scoprire di più sull’influenza che ha esercitato sull’arte contemporanea al Boston’s Institue of Contemporary Art, grazie alla mostra Beyond Infinity: Contemporary Art after Kusama. Qui si trova Love is Calling, la più grande Infinity Mirrored Room dell’artista, arredata con tentacoli gonfiabili decorati a pois e luci al neon, che fanno capolino da ogni angolo. Altre sue opere sono esposte accanto a quelle di artisti contemporanei che ne hanno subito l’influenza, come Louise Bourgeois e Ana Mendieta.
Los Angeles
Al The Broad di Los Angeles si può visitare una mostra permanente dedicata all’artista, in cui sono presenti due Infinity Mirrored Rooms: la prima è una stanza in miniatura, multicolore e illuminata da lampade a LED, che può essere vista solo attraverso degli oblò, mentre la seconda, denominata The Souls of Millions of Light Years Away, dà la sensazione di trovarsi all’interno di una galassia luminosa.
Pittsburgh
Anche il museo d’arte contemporanea Mattress Factory di Pittsburgh può vantare due stanze dedicate a Kusama nella sua collezione permanente: entrambe sono circondate da specchi e caratterizzate da una pavimentazione a pois – una sui toni del rosso e l’altra, la Infinity Dots Mirrored Room, sulle tinte arcobaleno.
Tokyo
Le hai già viste tutte? Allora parti per Tokyo, dove l’artista ha aperto un museo esclusivamente dedicato alla sua opera, nel quale le mostre sono organizzate secondo una rotazione semestrale.
Lasciati incantare dalle installazioni e dalle opere più spettacolari di Yayoi Kusama seguendo le sue mostre in tutto il mondo. Contatta i Travel Designer de Il Viaggio per non perdere nemmeno un’occasione.
Martina Torrini
Travel Teller
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