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Il caffè migliore

Spesso mi viene chiesto dagli amici quale sia il migliore caffè al mondo, il più buono in assoluto… e la mia risposta è sempre la stessa, quello che più piace a te.

L’Italia è considerata a ragione la patria del caffè espresso, pensate che nella nostra penisola esistono più di 800 torrefazioni, ognuna delle quali per il mercato a cui si rivolge realizza la migliore miscela per i propri clienti.

Dal nord al profondo sud i torrefattori cercano di interpretare al meglio i gusti della propria clientela con maggior uso di caffè Robusta al sud, mentre al nord prevalgono le miscele composte da caffè Arabica.

Se ipotizzassimo di fare un viaggio per la nostra penisola visitando le torrefazioni, scopriremmo un mondo incredibile di passione per questa bevanda, nata quasi per caso in Yemen tra il XII ed il XIII secolo. Si narra che un pastore di Kaffa, che portava a pascolare le capre in Etiopia, vide che queste dopo aver mangiato certe bacche iniziavano a saltellare e a risvegliarsi dopo che tutto il giorno erano pigre e sonnolenti. Da allora inizialmente il caffè fu mangiato e non bevuto, ma fu solo nel XIII secolo che iniziò a prendere la forma di bevanda e da allora nessuno ne fece più a meno.

Forse non tutti sanno che i maestri torrefattori selezionano le proprie miscele tra oltre 40 origini diverse, dai Paesi che producono prevalentemente caffè Arabica, come il Brasile, i Paesi Centroamericani e l’India, oppure quelli maggiormente focalizzati sui caffè Robusta come l’Africa (ad eccezione dell’Etiopia che produce Arabica) il Vietnam e Indonesia.

Selezionano, provano, sperimentano, assaggiano continuamente le varie alchimie che i diversi caffè assieme sprigionano nella ricerca dell’eccellenza per realizzare il perfetto caffè espresso.

Caffè espresso che deve sempre e comunque perseguire la regola delle 5M:

Miscela: Crema, Colore, Corpo, Dolcezza, Acidità e Aroma sono solo alcune delle caratteristiche che le diverse origine di caffè consentono di ottenere se bilanciate con sapienza.

 Macchina da caffè espresso: Temperatura e pressione per sprigionare crema e aroma perfetti.

Mano del barista: Il barista è un professionista ed in quanto tale la sua mano deve essere mossa da dedizione e passione.

Macinadosatore: La macinatura è importantissima e cambia a seconda dell’umidità dell’aria e quindi va regolata con precisione tutti i giorni.

Manutenzione: Bisogna quotidianamente e accuratamente mantenere le apparecchiature in perfetto stato di utilizzo.

Daniele Talso

Nato a Milano nel 1974, laureato in Economia e Commercio presso la Cattolica di Milano e con specializzazione in Finanza presso la Bocconi, dopo esperienze in Arthur Andersen, Bear Stearns inizia a occuparsi nel 2003 di caffè. Ha gestito aziende che fanno parte di tutta la filiera del caffè dal mondo retail passando per la torrefazione, l’incapsulamento e il trading di caffè verde dove ricopre cariche nei vari cda.

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