La creatività ci salverà!
È ancora piena estate e il pensiero dell’avvicinarsi dell’inizio dell’anno scolastico tocca solo a coloro i quali hanno qualche materia da rimediare, un debito, un lavoro autonomo, un progetto da presentare il primo giorno di scuola. I piccolini devono ripassare le tabelline e i più volenterosi leggere qualche riga di un libro.
In estate le giornate cambiano ritmo, e specialmente dopo un ennesimo anno dove molti di loro sono stati costretti fra le mura domestiche davanti ad uno schermo, il senso di libertà è assoluto. Libertà dalle costrizioni, dalle regole e dagli orari.
Forse libertà anche da quegli strumenti elettronici che per necessità sono diventati ancora di più compagni di vita. L’estate nell’immaginario di un bambino e di un adolescente è un periodo molto lungo, dove tutto può cambiare e trasformarsi, anche in questo infinito periodo di emergenza. In spiaggia, oppure camminando fra le montagne o semplicemente facendo un giro al parco per coloro che restano inevitabilmente in città, darà loro la misura della vita vera, dove la pandemia lascia spazio alla fantasia. Sono le costrizioni e le regole ad aver reso estremamente difficile la Scuola in senso globale.
Col trascorrere del tempo e il protrarsi dell’emergenza sanitaria si è reso necessario reinventare, anche semplicemente all’interno delle singole scuole, dei sistemi e delle dinamiche di apprendimento e di vita scolastica diverse, dove l’inventiva è la chiave di svolta. C’è chi ha disegnato delle mascherine artistiche, chi ha scelto di scrivere il proprio nome, chi un sorriso. Questi nuovi usi e costumi, che tutti speriamo si possano abbandonare, partecipano alla loro vita con tutto quell’insieme di regole che si sono aggiunte a quanto già bisognasse ricordare a scuola, creando in loro ulteriore fatica.
Saranno la creatività e la fantasia a salvare questo universo scolastico che è stato in questi due anni, prima dimenticato, e poi arrangiato ad andare avanti come meglio si potesse, ma senza una guida una linea comune di pensiero. Il benessere non solo fisico, ma anche psicologico dei bambini e dei ragazzi dovrebbe essere la priorità al suono della campanella a settembre.
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