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Scuola primaria

Identificare i punti di debolezza

Qualche tempo fa abbiamo identificato i punti di forza dei bambini e bambine della Scuola Primaria e fatto un’analisi di quanto fosse utile analizzarli per svolgere un buon lavoro insieme a loro. Ora ci focalizzeremo sui punti di debolezza che sono altrettanto importanti in virtù di un buon rendimento scolastico, ed è necessario essere in grado di identificarli nel lavoro con gli studenti e le studentesse fin da un’età molto giovane.

Inizierei col dare un’occhiata ai problemi di lettura che sono molto comuni e spesso vengono confusi con il poco esercizio e la paura di sbagliare leggendo ad alta voce. Questi sono legati in molti casi a varie forme più o meno accentuate di dislessia che a loro volta comprendono altri disturbi specifici dell’apprendimento quali la disgrafia e la disortografia. La precoce identificazione e l’invio a un servizio dedicato può nettamente migliorare la situazione nel tempo e rafforzare le competenze di lettura. La dizione spesso è motivo di criticità, in quanto nono solo crea problemi di lettura, ma anche di ortografia, siccome quando la fonetica risulta distorta anche l’ortografia ne risente. Un’attenta correzione ed esercizio evita problemi futuri.

Risulta poi necessario vincere la paura da esposizione, che sia questa di gruppo o individuale. Sempre più di frequente i bambini e le bambine delle elementari sono chiamati a rispondere davanti alla classe a domande oppure a produrre qualcosa in gruppo, e l’esposizione orale diventerà il preludio del public speaking una volta cresciuti, e di conseguenza è utile e necessario gestire questo timore fin da subito.

Altri due punti di debolezza frequenti alla Scuola Primaria sono: l’insicurezza e l’introversione. Entrambi si riflettono non solo nella didattica, ma proprio nella totalità della vita scolastica e non dei bambini e bambine. La prima è legata al concetto di perfezione, che troppo spesso popola il nostro presente, e quando gli studenti e le studentesse si scontrano con un’attività in cui non sono particolarmente bravi diventano insicuri, peggiorando, nella maggior parte dei casi la propria prestazione. L’introversione può creare problemi di integrazione nel gruppo classe e non necessariamente nella didattica, ma comunque va identificato come debolezza e cercato di colmare durante la crescita.

Questi punti di debolezza possono essere risolti e anche convertiti in punti di forza una volta riconosciuti e non ignorati.

Micol Fischer

Nata a Milano nel 1974, formazione scolastica bilingue con Maturità estera, prosegue gli studi all’Università degli Studi di Milano dove consegue la Laurea in Scienze Politiche indirizzo Politico-Sociale (V.O). Corso di formazione post Laurea presso A.R.P Milano: “Tutor DSA: dalle difficoltà alle risorse nell’apprendimento”. Svolge attività continuativa nell’ambito dell’educazione specialmente come gestione tutoring in ambiti multiculturali e bilingue, tutor qualificato DSA. Docente presso A.R.P Milano: “Il Tutor per l’Apprendimento, strumenti, strategie e competenze”.

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