CAMBOGIA
Oltre Angkor Wat
Ammirare lo spettacolo del sole che sorge e, con la sua luce calda e delicata, stagliandosi all’orizzonte, contorna di magiche sfumature i millenari templi ed i maestosi stupa di Angkor: è facile capire come questa emozionante esperienza possa essere presente nella bucket list di molti viaggiatori, ma la Cambogia non è solo questo. E’ innegabile che i templi del complesso di Angkor siano di una bellezza ed un fascino da rimanere a bocca aperta, ma questi sono solo il punto di partenza per proseguire alla scoperta di una Cambogia accogliente ed autentica, lontana dal turismo di massa, fatta di sorrisi e gentilezza, dove il tempo sembra essersi fermato tra piccoli paradisi celati lungo la costa, montagne ricoperte di giungla rigogliosa ed incontaminata, verdi distese a perdita d’occhio, cascate velate, ampi corsi d’acqua, anfratti dimenticati ed isole semi-deserte.
In questo articolo desideriamo svelarvi alcuni luoghi di questo strabiliante Paese, che vanno ben oltre Siem Reap ed Angkor Wat. Località meno note, ma in grado di regalare grandi emozioni sia per gli occhi che per lo spirito, nei quali imparare a conoscere ed apprezzare la storia ed il popolo cambogiani e dove poter collezionare esperienze e ricordi incredibili.
- Banteay Chhmar
Circa 3 ore a nord-ovest da Siem Reap, verso il confine con la Tailandia, si trova il segreto meglio custodito della Cambogia: un suggestivo complesso di templi, avvolto da giungla e mistero, che nulla ha da invidiare al complesso di Angkor Wat. Totalmente estraneo al turismo di massa, potreste persino ritrovarvi a visitare il sito in solitaria, come veri esploratori. Un luogo fuori dal tempo senza hotel, ristoranti occidentali o wifi. Solo voi e tutto il tempo che volete per respirare la storia ed il fascino che trasmette questo angolo nascosto. Per vivere un’avventura alla Tomb Raider, un luogo dove la giungla ha preso il sopravvento creando spettacolari opere d’arte.
- Le Isole Tropicali
A 25 chilometri dalle spiagge di Sihanoukville, raggiungibili in barca, le isole tropicali dell’arcipelago di Koh Rong. Caratterizzate da foreste pluviali, splendidi coralli e spiagge dorate che si alternano a litoranei di sabbia bianchissima, sono il luogo perfetto per gli amanti dello snorkeling e dei trekking nella natura. In particolare, Koh Rong Samloen vanta spiagge selvagge e deserte e ricchi fondali marini perfetti per gli appassionati di immersioni.
A soli 5 chilometri dalla costa si trova Koh Russey, conosciuta come Bamboo Island, una piccola isola ricoperta da una verdissima e lussureggiante foresta tropicale. Adatta per chi cerca un’esperienza into the wild, l’isola vanta un enorme varietà di fauna marina e volatili. Qui è possibile respirare la natura in tutte le sue sfaccettature e godere di tramonti spettacolari.
- Kep e Koh Tonsay
Kep è una piccola cittadina sul mare, al confine con il Vietnam, molto tranquilla e ancora poco conosciuta. Ideale per trascorrere alcuni giorni di relax, gustare del buon pesce fresco al Crab Market, dedicarsi alla vita da spiaggia a Kep Beach e concedersi delle passeggiate al Kep National Park. Inoltre, base ideale per raggiungere Koh Tonsay, conosciuta anche come Rabbit Island, un piccolo paradiso naturale incontaminato. Il luogo perfetto dove staccare la spina dal mondo esterno, disintossicarsi dalla tecnologia (sull’isola non c’è wifi e l’elettricità è limitata) e riconnettersi con la parte più profonda di sé.
- Pailin
La regione di Pailin, al confine con la Tailandia, viene definita il selvaggio Far West della Cambogia. Pailin ha avuto un ruolo centrale durante lo spietato regime di Pol Pot e dei Khmer Rossi e di questo si può ritrovarne traccia facendo un tour della cittadina. La città in se non ha molto da offrire, ma la sua bellezza sta negli splendidi paesaggi, delineati da montagne, fiumi e risaie che la circondano ed è la porta d’accesso a numerose avventure, come il meraviglioso trekking lungo le cascate delle Blue Mountains oppure un bagno alle cascate di Samlot, circondati da suggestive farfalle colorate.
- Monti Krâvanh
I Monti Cardamomi si estendono nella regione sud-occidentale della Cambogia per più di 20.000 km quadrati. Questa grande macchia verde è oggi un’area protetta, in modo da poterne così conservare l’estrema biodiversità ed il delicato equilibrio del suo perfetto eco-sistema. I suoi rigogliosi pendii ospitano più di 550 specie di volatili. Meta ideale per immergersi totalmente nella natura più dirompente, qui è possibile alloggiare un paio di giorni per esplorarne le fitte foreste, le spettacolari cascate, le mangrovie ed osservare la fauna autoctona o per il birdwatching, e ancora avventurarsi a piedi nella giungla o scendere fiumi e corsi d’acqua in kayak.
- Battambang
Battambang è la seconda città più grande della Cambogia ed ospita più di 800 edifici storici, dall’evocativo tempio di Phnom Banan a palazzi coloniali francesi. Base perfetta per partire alla scoperta della regione rurale circostante. La particolarità di quest’area sta infatti nella sua campagna, considerata la più ricca e fertile del Paese. Qui si trova il primo vigneto della Cambogia ed è possibile visitare l’unica azienda agricola del Paese: Prasat Phnom Banon Winery. Uno dei modi più caratteristici per esplorare la campagna di Battambang è salire sul treno di bambù, una piattaforma di legno su rulli che sfrutta l’antica ferrovia francese per spostarsi da un villaggio all’altro e viene utilizzata dai locali per trasportare le merci destinate ai mercati.
- Kratie
Nella regione più ad est della Cambogia, una tranquilla e sonnolenta cittadina nasce sulle rive orientali del fiume Mekong: Kratie. Qui si viene per prendersi una pausa e vivere secondo i ritmi lenti dei suoi abitanti. Il centro ed i suoi dintorni possono essere esplorati a piedi o in bicicletta, come per i villaggi vicini situati anch’essi lungo il fiume. In barca si può raggiungere l’incontaminata isola di Koh Trong e a soli 15 km da Kratie, sempre in barca si possono avvistare i simpatici e rarissimi delfini di fiume che vivono nei pressi del villaggio di Kampi. E’ poi d’obbligo assistere all’emozionante spettacolo del sole che tramonta sulle placide acque del Mekong.
- Phnom Kulen
A meno di 2 ore di macchina dalla ben conosciuta Siem Reap, incastonati sulla cima di Phnom Kulen (la montagna dei litchi) giacciono i resti di una città-tempio, precedente alla costruzione del complesso di Angkor, rimasta sepolta per millenni sotto una foresta. Mahendraparvata, definita la città perduta, è stata scoperta solo in tempi recenti grazie ad una rivoluzionaria tecnologia laser e gli archeologi sostengono essere stata la sede della civiltà che fondò l’illustre impero Khmer (802-1431 dC) e dove venne incoronato il Re Jayavarman II.
- Tempio di Sambor Prei Kuk
Merita una visita il tempio di Sambor Prei Kuk, una delle città-tempio più antiche della Cambogia, antecedente ai templi di Angkor e risalente al 6° secolo. Ospita oltre 100 rovine disseminate lungo 1.400 ettari di foresta, paludi e campi di riso.
- Phnom Penh
Capitale della Cambogia, segnata da un passato turbolento, sta ora risorgendo e convertendosi ad una città vibrante ed animata. E’ un mix di edifici coloniali, templi, mercati ed ampi viali. Nel cuore della città sorge il Mercato Centrale, in un edificio a forma di X in stile Art déco, mentre lungo la passeggiata che costeggia il fiume, che di notte si anima con i suoi ristoranti e bar, si trova l’impressionante complesso del Palazzo Reale con al suo interno la Pagoda d’argento, poco vicino il Museo Nazionale ed il Monumento dell’Indipendenza. La città ospita anche l’importante tempio buddista di Wat Phnom, celebre per le scale che portano alla cappella principale e per i suoi giardini decorativi. Inoltre, una visita ai siti memoriali di Toul Sleng, il museo del genocidio, e Choeung Ek, il campo di sterminio, è dovuta per conoscere ed approfondire una delle storie più dolorose e più significative della Cambogia.
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Sara Storer
travel teller
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