Loading
Travelista - Your Travel Maverick
  • Home
  • Menu
  • Instagram
  • Facebook
  • Youtube

La scuola dopo il COVID

Nel più classico stile italiano, la didattica a distanza nel giro di un mese è passata dall’essere acclamata ad essere odiata.

L’assoluta incapacità di analizzare i fatti, distinguere, capire e mettere a sistema fa parte del DNA di questo Paese. Sono certa che a questo punto chi sta leggendo ha già deciso da che parte stare; pro o contro. Tutti hanno l’esigenza di esprimere una propria opinione (che nella maggior parte dei casi non interessa a nessuno), ma pochissimi hanno la voglia, la pazienza e la dedizione di analizzare. Fatta questa introduzione mi preme dire che non mia intenzione disquisire in questa sede di didattica a distanza, quanto quello di provare a fare un salto avanti al post COVID e capire cosa la scuola potrebbe portarsi a casa senza grandi sforzi, ma con svariati vantaggi.

Sicuramente abbiamo capito che il cosiddetto upskill, il miglioramento delle proprie competenze tecniche, e sottolineo tecniche, si può fare in tempi piuttosto rapidi, con costi relativamente ridotti. Il vecchio detto, “di necessità, virtù”, ha reso l’autoformazione una realtà. Sappiamo in effetti tutti che se si vuole imparare a fare praticamente qualunque cosa, è sufficiente cercare su YouTube e si troveranno tutorial di qualunque tipo. La nostra arte di arrangiarci in questo ci ha aiutato non poco. Sarò ancora più esplicita: in questa fase si è capito subito chi ha voglia di farsi il mazzo e chi no. Ogni genitore con figli in età infantile se ne è reso perfettamente conto e sa di cosa parlo.

Abbiamo capito che più che il device, la differenza la fa la connessione. E qui mi fermo, nulla altro da aggiungere.

Abbiamo capito, forse, che ogni scuola può smettere di essere un mondo a sé. Che confrontarsi con gli altri è super easy, che si possono organizzare in pochissimo tempo webinar, gruppi di confronto e brainstorming. Che i nostri studenti possono dialogare con altri studenti in modo semplice e spontaneo.

Avete mai fatto caso che quando si fanno i concorsi fra scuole, il più delle volte si nominano i vincitori, ma non si condivide il lavoro fatto? Se non vedo a che livello lavorano gli altri, come posso migliorare. Ecco tutto questo è il passato. La scuola post COVID sarà esposta ad una sana competizione, sana nel senso che si potrà capire nel merito come migliorare.

Abbiamo capito infine che le competenze possono passare anche online (ovviamente non le relazioni). Ma cosa mi impedisce ora, a me scuola nella sperduta provincia, di avere il corso di coding o di filosofia online tenuto dal professore eccellente che però vive a 150km di distanza?

Posso immaginare di andare a scuola e alcuni corsi sono in presenza e altri no? Cosa davvero me lo impedisce?

La scuola post-COVID sarà migliore, se si avrà il coraggio di non essere pro o contro la didattica a distanza, ma di analizzare, capire e scegliere cosa tenere e cosa buttare di questa esperienza. So che moltissime scuole serie stanno già ragionando in questi termini e moltissimi insegnanti stanno lavorando affinchè questo enorme “esperimento” non venga sprecato. Va fatta la fatica di analizzare, ma ancora di più va fatta la fatica di rimboccarsi le maniche e trovare un modo per gestire il cambiamento.

Il primo passo?

Smettere di parlare di insegnanti, e iniziare a parlare di studenti.

Quando smetterò di vedere i titoli sui giornali che parlano di scuola disquisire quasi solo di concorsi, commissioni di esami di maturità, e precari, inizierò davvero a pensare che la scuola del futuro sarà arrivata in Italia.

Chiara Traversi

Nata a Bergamo nel 1974. Laureata in Economia Politica presso l’Università Bocconi, dopo delle brevi esperienze a NewYork e Pechino lavora in SunGard multinazionale americana fintech. Nel 2011 decide di cambiare completamente settore e fonda insieme ad una socia, l’International School of Bergamo, recentemente entrata a far parte del gruppo Inspired, leader mondiale nel settore delle scuole internazionali, dove attualmente ricopre il ruolo di School Director. È stata vp del Comitato della Piccola in Confindustria Bergamo e attualmente è consigliere presso la Camera di Commercio di Bergamo.

0 replies

Leave a Reply

Want to join the discussion?
Feel free to contribute!

Leave a Reply Cancel reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

  • Share on Facebook
  • Share on Google+
  • Share by Mail
Il Viaggio Travel Atelier
Maestri viaggiatori dal  1972

Via Schiaparelli, 18 – 20125 Milano – info@ilviaggio.biz

T +39 02 67 390 001 / +39 02 66 982 915 – PI 03653040158

https://www.ilviaggio.biz/

Iscriviti alla nostra Newsletter

Noto, capitale del Barocco Siciliano Anime Baltiche. Un libro che ho molto amato, un viaggio che avrei voluto fare...
Scroll to top
  • Il Viaggio Travel Atelier
    Maestri viaggiatori dal  1972

    Via Schiaparelli, 18 – 20125 Milano – info@ilviaggio.biz

    T +39 02 67 390 001 / +39 02 66 982 915 – PI 03653040158

    https://www.ilviaggio.biz/

    Iscriviti alla nostra Newsletter